Si è tenuta questa mattina nel Cortile degli Svizzeri la tradizionale cerimonia di celebrazione della Festa della Repubblica alla presenza delle massime Autorità Civili e Militari, delle rappresentanze delle Associazioni Combattentistiche, Patriottiche e d’Arma, dei Comandi delle Forze Armate, di Polizia e dei Corpi non armati dello Stato dislocati a Lucca.
Hanno partecipato alla cerimonia numerosi cittadini della provincia, docenti, alunni delle scuole ed una rappresentanza degli scout presenti a Lucca per il raduno regionale dell'Agesci.
Nel programma: gli onori e la rassegna dei reparti schierati, l’alzabandiera solenne con l’esecuzione da parte della Banda musicale “Giacomo Puccini” di Nozzano Castello dell’Inno Nazionale, la lettura del messaggio del Capo dello Stato ai Prefetti della Repubblica, il saluto del Prefetto Giovanna Cagliostro.
Due alunni della scuola primaria “Lombardo Radice” di Lucca, ed uno studente del Polo Tecnico-Scientifico “Fermi-Giorgi” hanno dato lettura di alcuni pensieri sul 2 giugno.
Il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini ha dichiarato per l'occasione: "L'Italia, dopo la sua unificazione politica nel 1861, ha conosciuto tre ordinamenti istituzionali: quello monarchico, quello fascista e infine la Repubblica. La festa del 2 giugno ricorda la domenica del 1946 in cui le italiane e gli italiani, con un referendum al quale partecipò l'89% degli aventi diritto, scelsero di volersi governare attraverso le istituzioni di una Repubblica Democratica.
Per la prima volta il popolo del nostro paese – tutto il popolo, non solo alcuni - decise il suo futuro politico. Per la prima volta le donne italiane furono a pieno titolo cittadine consapevoli, partecipando al voto, come non era mai avvenuto in precedenza.
Le schede depositate nelle urne furono l'inizio di una rivoluzione pacifica, dopo la tragedia della guerra e la Resistenza, con la quale un intero popolo affermava la libertà di decidere senza conflitti il proprio assetto istituzionale, con una convivenza politica in cui il voto dei cittadini avrebbe deciso i cambiamenti di governo e avrebbe consentito di assumere le decisioni più importanti per la vita sociale della nazione. Il 2 giugno è stato il momento in cui si è stabilita la divisione netta tra il prima e il dopo, tra l'ordinamento fascista e i principi della Costituzione, che vuole i cittadini liberi e uguali non solo sul piano giuridico, ma anche su quello sostanziale, stabilendo (art. 3) la pari dignità sociale di ognuno.
Quando festeggiamo il 2 giugno, dovremmo ricordare che questo è il valore e il significato della Festa della Repubblica."
Nell’occasione sono state consegnate le onorificenze “Al Merito della Repubblica Italiana” concesse dal Sig. Presidente della Repubblica ai seguenti insigniti:
-Commendatore PIETRINI PIETRO
-Ufficiale CORTOPASSI ANGELO
-Cavaliere BANTI PIERA
-Cavaliere MICHELETTI ELISEO
-Cavaliere BONUCCELLI GIUSEPPE
-Cavaliere AMADEI LUCIA
-Cavaliere MARSILI MARIO
-Cavaliere PIEROTTI STEFANO
-Cavaliere DE CESARI DANIELE
Si è proceduto con la consegna delle medaglie d’onore ai cittadini italiani deportati ed internati nei lager nazisti ai signori:
-MASSEI DAVIDE
-alla memoria di BERNARDI DANIELE
-alla memoria di FENUDI FRANCESCO
-alla memoria di GRAZIANI DUILIO.
Infine, sono state conferite le medaglie d’oro alle vittime dei terrorismo:
-Caporal Maggiore dell’Esercito Italiano Ricciardi Fabio
-Appuntato Scelto dei Carabinieri Sapone Donatello.
Si è proceduto, quindi, alla commemorazione dei caduti e alla deposizione di una corona al monumento cittadino da parte delle massime Autorità.